Bene, finalmente manca poco alla fine di questa odiosa e noiosa campagna elettorale. Se la speranza era di un qualche colpo di genio o di teatro capace di riappassionarmi e in qualche modo convincermi a dare il mio voto a tizio, piuttosto che a caio, beh non c’è stato e la nebbia del tedio domina il panorama ideale (o ideologico) degli schieramenti in campo.
In queste ultime settimane ne ho sentite di tutti i colori, quasi la gara fosse più a non farsi votare che a conquistare voti. Il buon(ista) Veltroni ne spara di grosse tutti i giorni, ogni giorno ha annunciato una nuova proposta di legge, tanto da avere allestito un programma di governo che abbondantemente esonda i limiti di una legislatura. Da dire che parla bene, ha la faccia giusta, seria e convinta, ma simpatica e bonaria… peccato che abbia anche sempre quell’atteggiamento da “antipatico di sinistra”, di colui che sà qual’è il bene, che sà cos’è il giusto e che col ditino alzato ad invoncare una diversità non presente si erge a giudice per dare patenti di democraticità, di nazionalismo, di liberalismo… insomma la solita solfa dei giusti e degli impresentabili.