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Archive for the ‘Matrimonio’ Category

… è sempre splendido. No, beh, non fisicamente, ma è sempre un uomo vero, non nel senso di macho o cose analoghe, ma perchè parla con il cuore e con lo stomaco; avrà poche idee magari, ma sono sue, sono sentite, non come tanti di noi che parlano per sentito dire.

Questo articolo è molto gustoso! Tra le altr cose, ad un certo punto dice:

Gattuso a ruota libera […] dice la sua sulla visione del mondo del premier spagnolo Zapatero che non fa distinzioni sessuali. “Le nozze tra omosessuali non mi trovano d’accordo – dice a proposito della legge spagnola che le consente – per me le nozze sono tra un uomo e una donna. Sì, io mi scandalizzo, perché credo nella famiglia. E se credi nella famiglia e nella tua religione, non puoi essere d’accordo. Poi, siamo nel 2008 e ognuno fa quello che vuole“.

Sottoscrivo. Ma si sa, io sono vecchio dentro.

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Sono già tra anni, ma sembre ieri. Che emozione trovarci insieme davanti ad un altare a promettere amore eterno. Eterno, per sempre. Che grande mistero. Incontrarti, parlarti e capire che sì, eri tu. Ci sono decisioni che richiedono una vita, altre che si potrebbero prendere in un attimo, ma con una sicurezza che non è di questo mondo. Qualcuno lo chiama destino, altri caso. A me piace pensarlo come il Disegno di Colui che ha pensato il mondo. Ed era il 1999. Cinque anni dopo, eccoci lì con la stessa sicurezza del primo giorno, ma arricchita da cinque anni passati insieme, per conoscersi meglio, per amarsi meglio, per scoprire ogni piccolo dettaglio del proprio essere destinati all’eterno.

Ed ora sono già tre anni. Tre anni in cui abbiamo “costruito” la nostra casa (e chissà quando la finiremo!), in cui abbiamo faticosamente imparato a passare dall’io al noi, riconoscendoci sempre più l’uno per l’altra e scoprendo nel nostro vivere insieme parte della ricchezza del nostro essere umani.

Tra anni con l’eternità davanti. E’ bello sapere che ogni giorno da qui alla fine del mondo potremo sorprenderci vicini, come in questi tre anni. Ogni giorno, anche se fossimo lontani, separati dalle circostanze della vita, perchè uniti in Colui che ci ha creati, che ci ha fatti incontrare, che ci ha pensati insieme.

Del quadro della nostra vita abbiamo appena abbozzato i contorni, ma già è uno splendore. Tutte le altre pennellate le aggiungeremo insieme, come abbiamo fatto finora, pregando il Signore di farci il dono di continuare a lasciarci sorprendere dalla Bellezza che ci ha fatto incontrare, per dare valore anche alle difficoltà che inevitabilmente ci troveremo a incontrare.

Buon anniversario amore

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Bellissima lettera oggi su Il Foglio, dove un laico, riesce a dare ad un Vescovo lezioni di logica, di fede e di ragione. Perchè se il matrimonio deve essere solo una cerimonia allora una chiesa vale quanto un comune ed un testimone in fondo vale l’altro, ma il matrimonio secondo Santa Romana Chiesa è ben altro.

Al direttore – Dunque, in quel di Puglia a un vescovo gli è andato in luxuria il cervello e a Luxuria gli è andato in pappa clericale. Ma la contraddizione maggiore è di Luxuria che si appresta a fare da testimone a un patto sacramentale che impegna gli sposi alla fedeltà fino a che morte non sopraggiunga, ad accogliere (non selezionare) i figli che Dio vorrà mandare, al mutuo sostegno di una vita, a fare di quell’unione un segno efficace dell’amore di Dio agli uomini. Tutte cose in cui Luxuria non crede. E se non ci crede perché presta se stessa come testimone per un gesto che deve apparirle come una pagliacciata, o un concentrato di arcaismi superstiziosi? Anzi, come un retaggio da superare sul cammino verso quel mondo giusto e naturale cui aspira? La tristezza maggiore è invece per quella parte di chiesa che non sa nemmeno sostenere le proprie ragioni e non balbetta nulla sulla solita tiritera del diritto negato agli omo, trans o no che siano. Nessuno che sappia dire il senso drammatico e bello di due esseri che si impegnano davanti a un Dio che li benedice e a una comunità che li sostiene, perché il loro amore sia la via privilegiata al loro stesso compimento e al servizio alla comunità umana cui appartengono? Si chieda dunque a Luxuria di rispettare la sacralità di quel gesto, e non trattarlo come irrealtà, pagliacciata o commedia degli inganni dove, qualsiasi cosa si dica e si faccia, tanto nulla conta perché nulla è reale, se non il sentimento della sua predilezione per la cuginetta. Il problema è che ormai anche per tanti cattolici, e, peggio, per tanti preti è così. Commedia degli inganni, gesto a cui non si crede intanto che lo si compie.

Emiliano Ronzoni, Milano

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