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Archive for the ‘EXPO 2015’ Category

Lunedì 12 Gennaio, ore 17,45.

Sono appena uscito dalla metropolitana, di ritorno dal lavoro e diretto verso l’appuntamento con mia moglie; inforco la bici e mi dirigo verso il Piccolo Teatro.

La bici non è mia, è del nuovo servizio di bike sharing del Comune di Milano: Bikemi.

In otto minuti sono a destinazione: collego la bici allo stallo lì vicino e per le 18,00 esatte sono all’appuntamento. Col tram non sarei mai arrivato in tempo.

Il servizio funziona così, sparse per il centro di Milano vi sono diverse stazioni, passando la tessera si può ritare la bici e lasciarla in qualunque delle altre stazioni o nella stessa. Costi? L’abbonamento e poi la prima mezz’ora è gratuita e le successive si pagano 50 centesimi. Se vi sembra poco mezz’ora prendete una cartina del centro di Milano e guardate le distanze, noterete che in 30 minuti di bici riuscirete comodamente ad attraversarla. 

Il servizio è un geniale complemento dei servizi di trasporto pubblico, proprio perchè, soprattutto in centro, che già si gira agilemente a piedi, la bici permette di coprire distante brevi-medie più velocemente di autobus e tram, in tal senso i 30 minuti sono più che sufficienti.

La bici va bene, certo non è un mostro di leggerezza, ma sul pavé se la cava benino: peccato solo per il sellino eccessivamente molleggiato.

Rimane però un dubbio: l’idea è bella e ecologicamente sostenibile, ma caro sindaco, perchè l’avete lanciata in Novembre, che non è propriamente il mese più bello dell’anno??

 

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Expo a Milano

Come sempre sono in ritardo, mai sul pezzo, ma che ci volete fare, va così di questi tempi.

Comunque la notizia è che a Milano è stata assegnata l’edizione dell Esposizione Internazionale del 2015!

La notizia è bella, davvero. Poco importa di chi sia il merito (Prodi, Moratti (Letizia, non quell’altro borioso presidente della squadra dai colori tristi), Formigoni etc), qui si guarda con lombardo pragmatismo al risultato, quindi complimenti a tutti.

E’ divertente cercare di capire quali siano i progetti in programma , perchè è piacevole pensare, immaginare come sarà un futuro, che almeno a livello di evoluzione della città, finalmente appare non uguale a se stesso, non vincolato all’assurdo canovaccio che si lamenta del presente salvo poi opporsi ad ogni possibile soluzione per il futuro. Mi intriga l’idea delle vie d’acqua (quasi un ritorno al passato) che solo chi ama i navigli può ben apprezzare.

L’unica perplessità è che, dopo tutto, finito il tutto, il quartiere che verrà costruito rimanga una cattedrale nel deserto, un lezioso esercizio di stile in balia di grafitari e abbandono. Speriamo di no, speriamo sia veramente per Milano, non solo per l’EXPO.

Celentano ovviamente non ha perso tempo per criticare il “cemento”, l’immobiliarismo, lo sfacelo possibile e causato dai cantieri. Ma si sa, lui odia i grattacieli, odia il moderno è rimasto ancora fermo alla sua via Gluck. Ma di quello che dice una frase è perfetto: “È sulla bellezza che si deve scommettere.”

Nulla di più vero. E la bellezza non è soggettiva: non è bello ciò che piace, è bello ciò che è bello. E può essere anche un gbrattacielo.

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