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Archive for the ‘Posti del cuore’ Category

Ogni tanto a leggete corriere.it si ride di gusto.

Stamattina in home page si può trovare un link ad un gustoso pezzo su otto misteri che affliggono la piacevole penisola di Cape Cod, nel Massachusetts, a poche miglia da Boston.

Per dare più gusto al pezzo l’arguto articolista dice che tale penisola ispira “La Signora in giallo”, la mitica Jessica Fletcher, che come tutti sanno vive e indaga a Cabot Cove nel Maine. Va bene che Cabot Cove non esiste, come ben dice l’articolo anche se lo chiama Cabot Cod, pace, ma viene posto vicino a Portland nel Maine, parecchie miglia più a Nord.

Ora che le atmosfere possano essere simili ad occhio italiano può anche essere vero, ma chiunque ci sia stato sa che tra la costa del Maine e Cape Cod, a parte il comune affacciarsi sull’Oceano Atlantico le differenze di ambiente, gente e soprattutto fighettaggine, o mondaneità che dir si voglia, dei posti sono
davvero significative.

Per fortuna che c’è il corriere!

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Non adoro Beppe Severgnini anche se spesso mi fa sorridere, ma oggi leggendo sul Corriere un suo pezzo sull’Australia non ho potuto che apprezzarlo e riconoscermi in diverse delle venti cose che ha apprezzato nella terra dei canguri (e non solo).

In particolare come non esser d’accordo con le seguenti:

1 La luce cinematografica di Perth. Sembrano giornate di montagna, ma c’è il mare.
2 Il porto di Sydney dalla camera d’albergo. Come una cartolina, ma i motoscafi si muovono (pieni di giapponesi entusiasti). […]
8 Adelaide (South Australia). Ha l’aria di dire “Io sto qui a prendere il sole, voi fate un po’ quello che volete”. […]
11 Thongs, le infradito. L’idea australiana di abbigliamento formale.
12 La costa occidentale: come la Gallura, ma è venticinque volte più lunga. 300 km sopra Perth, i Pinnacles. 182.074 monoliti piantati nella sabbia color polenta. Chissà chi li ha contati tutti.
13 Il verde severo degli eucalipti (karri). Sta bene con il rosso della terra e l’azzurro del cielo.
14 Aussie, Oz, Downunder, Wallabies: gli australiani amano soprannominare il proprio mondo, e hanno espressioni tutte loro. Al posto di “prego”, “non c’è di che”, “non preoccuparti” sempre “No worries”. Più che un modo di dire, è una filosofia. […]
17 I quadri-mappa degli aborigeni. Di questo posto hanno capito tutto, ma non è servito a niente. […]
20 Il fatalismo. “Se ci sono gli squali, si vedono le pinne. Se non si vedono le pinne, si può fare il bagno” (L.B. a Cottesloe Beach, vicino Perth). Fortunati, gli australiani. Gli squali italiani hanno due gambe, sorridono e non vengono mai a galla. Così ce ne accorgiamo tardi, e ci fregano sempre.

Sarà che ero in viaggio di nozze, sarà che mi appassiono a quasi tutto quello che vedo, che incontro o, forse, che quando viaggio mi piace vedere tutto con gli occhi di un bambino, ma quel continente (perchè chiamarla nazione è davvero riduttivo) rimarrà sempre uno dei miei posti del cuore.

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