In questi giorni di crisi di Governo, trovo singolare che, mentre la cosìdetta Unione tende a ricompattarsi sotto la minaccia dello spettro di un ritorno alle urne, la ex Casa delle Libertà (perchè dire che esiste ancora è non voler guardare in faccia la realtà) si sta sciogliendo come neve al sole.
Paradossalmente la forza di ognuna delle due coalizioni che popolano il nostro parlamento sembra dipendere in maniera diretta dalla coesione messa in campo dallo schieramento opposto. Quello che, più di ogni altro, ha ricompattato il centro-sinistra non è certo stata la convergenza sui 12 fantomatici punti non negoziabili (che ognuno sarà pronto a disconoscere al momento opportuno), quanto lo spettro di un ritorno al potere di Berlusconi, il diavolo, la reincarnazione del male assoluto: l’altro.
Per quanto tale visione politica non sia sicuramente illuminata, anche Forza Italia, AN, UdC e Lega non presentano alternative interessanti. Il panorama dell’opposonzione è una landa desolata, arida in cui qualche scalmato urla contro l’erba del vicino (Unione) o dell’amico (alleato) perchè meno verde della sua pur non innaffiando da anni il proprio sabbioso orticello. Insomma: uno scempio.
La stessa azione politica dell’opposizione è stata fino ad ora improntata alla reazione, all’inseguimento spasmodico dell’istante senza una visione temporale più ampia. Il governo propone… io reagisco. Così ragionano i bambini, forse… così obbedisce il mondo secondo principio di azione e reazione. E’ chiaro che l’onere della progettualità politica sta nelle mani di chi governa e propone, ma tale atteggiamento non porta a nulla, forchè a distruggere ogni possibile dialogo e ogni possibile idea. (altro…)